Chirurgia estetica del pene

La fimosi è una patologia benigna che può essere fonte di disturbi anche marcati limitando talvolta in maniera importante la vita normale del soggetto, viene riconosciuta facilmente, basta soltanto una visita; è curata facilmente; la terapia non è soltanto chirurgica ma nelle forme infiammatorie precoci può essere curata bene anche con terapia medica; la chirurgia quando necessaria è risolutiva; Oltre alla asportazione totale del prepuzio, intervento di circoncisione, è possibile eseguire una asportazione parziale (postectomia parziale).

Che cosa è la fimosi

È un restringimento del prepuzio che rende difficile o impossibile la scopertura completa ed agevole del glande; il prepuzio è quindi la pelle che ricopre il glande.  La fimosi può manifestarsi solo in erezione (casi più lievi) oppure essere presente anche a pene flaccido.

Le Cause

a) Congenite: il prepuzio, abbondante e ristretto nei bambini, con lo sviluppo puberale invece di allargarsi come si verifica normalmente, rimane ristretto;

b) Acquisite: sono cause che intervengono dopo uno sviluppo puberale normale; sono generalmente legati a fattori infettivi, infezioni del glande e del prepuzio (balanopostiti) che guariscono determinando processi di retrazione cicatriziale del prepuzio fino alla fimosi.

Disturbi e Conseguenze della fimosi

La impossibilità di retrarre in tutto o in parte il prepuzio sono variabili in funzione della gravità della patologia:

a) Fimosi di grado lieve: il glande si scopre con difficoltà solo in erezione, può dare fastidio durante i rapporti quando il prepuzio viene retratto verso il basso ma non comporta problemi igienici;

b) Fimosi di grado medio: si verifica già a pene flaccido, il glande si scopre solo in parte, in questi casi oltre ai disturbi in fase sessuale, possono essere presenti difficoltà igieniche, la pulizia del glande è difficoltosa e possono esserci complicanze infettive che peggiorano la fimosi;

c) Fimosi di grado severo: il glande non si riesce a scoprire, l’igiene è compromessa, sono frequenti complicanze infettive e nei casi più avanzati può essere difficile anche urinare.

Come si riconosce?

La diagnosi di fimosi è molto semplice e spesso viene fatta dal paziente stesso. Alla visita il prepuzio si presenta ristretto e pertanto la diagnosi è fatta. Nelle forme più lievi in cui la fimosi si manifesta solo in erezione l’esito della visita può essere dubbio, in tali casi il colloquio con il paziente chiarisce la situazione.

Come si cura?

La terapie della fimosi comprendono:

a) terapie mediche

b) terapie chirurgiche

Terapie mediche della fimosi

Le terapie mediche sono riservate a quei casi in cui la fimosi sia sostenuta da infezioni o infiammazioni, mentre non è indicata nei casi di fimosi congenita. Le terapie mediche comprendono

a) terapie anti-infettive mirate all’agente causale della balanopostite, generalmente batteri o miceti che a seconda della situazione possono essere a somministrazione esclusivamente locale: pomate a base di aureomicina, gentamicina etc. oppure di antifungini; nei casi più impegnativi può essere necessario associare anche un trattamento sistemico con antibiotici o antifungini orali ad esempio;

b) terapie anti-infiammatorie: sono soprattutto trattamenti locali a base di cortisonici; questi farmaci possono essere impiegati in fase infettiva in associazione con i farmaci suddetti e nella successiva fase infiammatoria post-infettiva per prevenire una retrazione cicatriziale stabilizzata; laddove una fimosi sia sostenuta da fattori infiammatori recenti e quindi reversibili queste terapie possono dare dei benefici insperati e risolvere forme di fimosi che per un occhio non esperto presentano solo indicazioni chirurgiche; in tali casi è possibile evitare la chirurgia.

Terapie chirurgiche della fimosi

Le terapie chirurgiche della fimosi comprendono la circoncisione e la postectomia parziale.

a) Circoncisione: è l’intervento più comunemente usato, viene fatto in anestesia locale eseguita alla base del pene circonferenzialmente, consiste nell’asportazione completa del prepuzio; dopo l’intervento il glande rimane completamente scoperto; ha il vantaggio di essere risolutivo pressoché in tutti i casi ma ha lo svantaggio di lasciare il glande completamente scoperto

b) Postectomia parziale: è, come dice la parola, l’intervento di asportazione parziale del prepuzio; questo intervento è indicato quando esiste un anello prepuziale ristretto ed il resto del prepuzio si presenta ampio, viene asportata solo la parte ristretta del prepuzio. Questo intervento ha il vantaggio di mantenere una parte di prepuzio e quindi di mantenere una copertura parziale del glande; ha lo svantaggio che la fimosi si può ripresentare.

Il Recupero dopo intervento

Dopo l’intervento i punti di sutura sono riassorbibili e non necessitano di rimozione, la ferita guarisce in circa 2 settimane, il ritorno all’attività sessuale richiede circa 3-4 settimane anche se all’inizio della ripresa la cicatrice ancora fresca può dare qualche fastidio, l’utilizzo di pomate a base di sostanze anti-infiammatorie può essere di aiuto per accelerare la ripresa. Il glande che rimane scoperto in tutto o in parte presenta una sensibilità aumentata perché in contatto diretto con l’ambiente esterno; questa sensibilità è però del tutto transitoria in quanto si forma rapidamente un rivestimento cheratinizzato (corneo), come quello delle labbra che ne riduce la sensibilità.

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